"Prendo la parola e com’è mio costume non in forma anonima. Sono Ernesto Tedesco e ritengo di dover intervenire perché è stato fatto il mio nome in alcuni interventi per me assolutamente lusinghieri. Le dico subito di non farsi troppe illusioni. Il silenzio regnerà sovrano perché difficilmente qualcuno dei suoi interlocutori fantasma accetterà il confronto. In politica esistono purtroppo molte persone vittime del loro scarso coraggio che preferiscono vivere nell’anonimato perché non sarebbero nemmeno in grado di sostenere un banale contraddittorio; persone che spesso hanno probabilmente “confuso” la politica per un lavoro e sono molto più interessati a questo aspetto della politica. Quello a cui sto assistendo, attraverso il suo blog, non mi meraviglia più di tanto. Ho vissuto un’esperienza di dieci anni nel partito che, di fatto, è rimasto sempre quello, sia per quanto riguarda le persone, sia per quanto riguarda la metodologia. Ho il sospetto che lei continuerà a ricevere come risposta alla sua iniziativa, che trovo corretta, solo chiusura e silenzio come è capitato a me. Nel 2005, di fronte ad un problema che avevo segnalato e la cui soluzione ritenevo utile al futuro del partito stesso, ho riscontrato assoluta indifferenza e silenzio a tutti i livelli cosa che sta sperimentando anche lei. Forse avevo ragione e non tanto per il 4% ottenuto da A.N. nel 2006 o per l’atteggiamento di chiusura che oggi assume la dirigenza rispetto alle persone che, a mio avviso, quel problema avevano creato. Sono ancora più convinto oggi che avevo ragione ad andarmene con la consapevolezza che stavo facendo una grande cortesia a molti di quei “dirigenti” locali e non locali dei quali lei si lamenta ma che sono sempre lì. Qualcuno mi ha contestato il fatto che le battaglie si conducono dall’interno e forse ha ragione, ma, per come sono, abituato a dire quello che penso, posso affermare che le battaglie vale la pena di combatterle anche e soprattutto quando hai di fronte interlocutori ed avversari leali, coraggiosi, seri, disponibili intellettualmente ad un confronto. Non le sto dicendo di arrendersi, ma constato una realtà che difficilmente sarà reversibile perché legata alle solite persone in un meccanismo che, non solo a livello locale, non ha interesse alcuno alla crescita del partito o all’inserimento di nuove persone soprattutto se di qualità. Mi auguro fortemente che la sua iniziativa possa stimolare ad intervenire quanti, tantissimi, direi la maggioranza, la pensano come lei; mi auguro soprattutto che chi conta nel partito, “folgorato sulla Via del Comune”, abbia il buon gusto di prendere atto di questa situazione, di coinvolgersi in un confronto, senza il solito atteggiamento stizzoso, con l’orgoglio di dire il proprio nome e cognome, di andare a testa a alta per il ruolo che ricopre che comporta onori ed anche l’onere di accettare una dialettica leale, pacata e costruttiva con il prossimo nell’interesse prioritario di una città che amiamo tutti e che in questo periodo sicuramente non brilla. "
NO COMMENT!!!
lullo
Voglio ringraziare questo blog ed in particolare Ernesto Tedesco per le parole che qui ha speso.
RispondiEliminaVorrei iniziare da questo strumento, una "piazza" che Lullo ha creato e messo a disposizione di tutti coloro che, pur facendo politica dalla stessa parte, non hanno più un luogo dove parlare e confrontarsi.
Questo blog, che da oggi in poi frequenterò più spesso,spero che ci aiuti a non lasciare nelle mani di pochi piccoli uomini un patrimonio così grande di storia, idee e impegno.
Voglio poi ringraziare Ernesto per le parole ed il dispiacere che ha espresso e subito all'interno di questa esperienza ormai al lumicino che si chiama Alleanza Nazionale.
Le sue parole hanno la capacità di descrivere sensazioni e malessere che da tempo sono presenti in me e che sono alla base della scelta di lasciare il ruolo di assessore.
Sino al momento delle mie dimissioni ho vissuto un malessere interiore, che come poi ho avuto modo di constatare, era ed è presente in molte persone capaci ed in buona fede e non solo mi sono sentito meno solo, ma sto ritrovando intorno a me tantissime persone che come me sono stanche delle ipocrisie e del cinismo che sta distruggendo la nostra città e di conseguenze anche tutte le strutture che una volta la rappresentavano.
Oggi forse come non mai sono pronto e disposto a ricostruire un luogo dove la politica sia un luogo di confronto di idealità e dove prevalgano principi morali ed etici.
Attilio Bassetti
attiliobassetti66@libero.it