lunedì 17 novembre 2008

ULTIMO APPELLO AI TESSERATI DI A.N.

Sono passati altri cinque giorni, ma dalla dirigenza locale di Alleanza Nazionale non ho ancora ricevuto notizie.
Sembrava che volessero intraprendere chissà quale azione nei miei confronti, ma invece nulla è successo; forse hanno troppo da fare per dare retta ad un tesserato (ed ai suoi lettori) che pretende un dialogo con la base. O forse, forti del famoso detto "non ti curar di loro, ma guarda e passa" , guardano il mio blog e passano oltre.
E' proprio questo passare oltre che sta rovinando tutto; troppe persone ,passando oltre, dimenticano facilmente che dietro di loro c'è un partito che vanta un elevato numero di tesserati che in campagna elettorale si impegnano per farli eleggere. Ed è proprio questo passare oltre che negli anni ha allontanato da A.N. un numero sempre maggiore di validi elementi!
Molte persone mi dicono che faccio bene a pretendere un collegamento con la base del partito, ma come ho già detto più volte, solo con il mio nome posso fare molto poco; per ottenere qualcosa bisogna che voi tutti iniziate a scrivere sul blog quello che mi dite di persona.
Se volete bene al partito, aiutatemi a convincere la locale dirigenza di A.N. ad organizzare un direttivo allargato per definire una volta per tutte questa faccenda; inoltre potrebbe essere l'occasione per sentire dai nostri consiglieri quali sono i loro programmi politici per il futuro.
Non state fermi a guardare, il partito è anche Vostro!!

LULLO

2 commenti:

  1. PPPRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    firmato
    Andreia

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  2. Prendo la parola e com’è mio costume non in forma anonima. Sono Ernesto Tedesco e ritengo di dover intervenire perché è stato fatto il mio nome in alcuni interventi per me assolutamente lusinghieri. Le dico subito di non farsi troppe illusioni. Il silenzio regnerà sovrano perché difficilmente qualcuno dei suoi interlocutori fantasma accetterà il confronto. In politica esistono purtroppo molte persone vittime del loro scarso coraggio che preferiscono vivere nell’anonimato perché non sarebbero nemmeno in grado di sostenere un banale contraddittorio; persone che spesso hanno probabilmente “confuso” la politica per un lavoro e sono molto più interessati a questo aspetto della politica. Quello a cui sto assistendo, attraverso il suo blog, non mi meraviglia più di tanto. Ho vissuto un’esperienza di dieci anni nel partito che, di fatto, è rimasto sempre quello, sia per quanto riguarda le persone, sia per quanto riguarda la metodologia. Ho il sospetto che lei continuerà a ricevere come risposta alla sua iniziativa, che trovo corretta, solo chiusura e silenzio come è capitato a me. Nel 2005, di fronte ad un problema che avevo segnalato e la cui soluzione ritenevo utile al futuro del partito stesso, ho riscontrato assoluta indifferenza e silenzio a tutti i livelli cosa che sta sperimentando anche lei. Forse avevo ragione e non tanto per il 4% ottenuto da A.N. nel 2006 o per l’atteggiamento di chiusura che oggi assume la dirigenza rispetto alle persone che, a mio avviso, quel problema avevano creato. Sono ancora più convinto oggi che avevo ragione ad andarmene con la consapevolezza che stavo facendo una grande cortesia a molti di quei “dirigenti” locali e non locali dei quali lei si lamenta ma che sono sempre lì. Qualcuno mi ha contestato il fatto che le battaglie si conducono dall’interno e forse ha ragione, ma, per come sono, abituato a dire quello che penso, posso affermare che le battaglie vale la pena di combatterle anche e soprattutto quando hai di fronte interlocutori ed avversari leali, coraggiosi, seri, disponibili intellettualmente ad un confronto. Non le sto dicendo di arrendersi, ma constato una realtà che difficilmente sarà reversibile perché legata alle solite persone in un meccanismo che, non solo a livello locale, non ha interesse alcuno alla crescita del partito o all’inserimento di nuove persone soprattutto se di qualità. Mi auguro fortemente che la sua iniziativa possa stimolare ad intervenire quanti, tantissimi, direi la maggioranza, la pensano come lei; mi auguro soprattutto che chi conta nel partito, “folgorato sulla Via del Comune”, abbia il buon gusto di prendere atto di questa situazione, di coinvolgersi in un confronto, senza il solito atteggiamento stizzoso, con l’orgoglio di dire il proprio nome e cognome, di andare a testa a alta per il ruolo che ricopre che comporta onori ed anche l’onere di accettare una dialettica leale, pacata e costruttiva con il prossimo nell’interesse prioritario di una città che amiamo tutti e che in questo periodo sicuramente non brilla.

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