venerdì 7 novembre 2008

IL FUTURO DEI NOSTRI RAGAZZI: LE REGOLE

In questi ultimi giorni ho letto più volte, sulla stampa locale, notizie riguardanti reati commessi da minorenni; nella fattispecie i reati commessi sono riferiti ad atti vandalici.
Sorgono spontanee due considerazioni: la prima, non male, è che finalmente a Civitavecchia si comincia a notare la presenza delle forze dell'ordine; la seconda, purtroppo, è che i minorenni che commettono reati cominciano ad essere un po' troppi.
A mio avviso la causa potrebbe essere molto semplice: questi ragazzi hanno perso o, più semplicemente, non hanno bene in testa il senso della legalità.
E' inutile fare i soliti discorsi di disadattamento o di problemi sociali, il problema fondamentale è che questi ragazzini non hanno il benché minimo senso del rispetto delle regole; anche se a casa hanno chi gliele insegna, quando poi sono con gli amici si trasformano in potenziali delinquenti.
Si vede quando li incontri fuori dal commissariato; piangono come creature.
E' certo che anche noi adulti dobbiamo dimostrare che le regole si rispettano: se girate per il viale di pomeriggio, noterete che molti di questi ragazzini camminano con una birretta in una mano e la sigaretta nell'altra; i primi a non rispettare le regole sono coloro che gli permettono di acquistarle!!
Quando girano in motorino con caschi palesemente fuori norma, nessuno dice loro che il casco dovrebbe salvare la vita.
Basterebbe poco, un piccolo impegno quotidiano di ognuno di noi per far capire a questi ragazzini che in fin dei conti il rispetto delle regole è alla base della vita sociale di tutti noi .
E' per questo motivo che partendo da questo blog, vorrei avviare una importante campagna di sensibilizzazione sul problema appena citato; invito tutti coloro che sono interessati, a contattarmi per aprire un serio dibattito e cercare quindi di promuovere iniziative mirate alla divulgazione della legalità tra i giovanissimi.
Avrei piacere se magari si potesse avviare una dialogo in merito con i dirigenti delle forze dell'ordine locali, il Sindaco e gli assessori alla scuola e alle politiche sociali per fare in modo di poter trattare l'argomento nelle scuole cittadine; del resto il dirigente del locale commissariato di P.S. , Dott. Quarantelli ha già iniziato un discorso del genere, ma da solo può fare ben poco vista l'entità del problema.
Il futuro dei nostri ragazzi comincia dalle regole, sta a noi farglielo capire!

LULLO

1 commento:

  1. E' il fallimento della famiglia come soggetto formativo. ho quasi 40 anni e ricordo che se a 16anni rientravo oltre le 10 di sera trovavo mio padre ad aspettarmi ed erano botte. Oggi ci sono 14 enni che passano tutta la notte fuori casa e rientrano la mattina fatti di alcool e droga. Poveri noi....
    Ezra Pound

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