Per non parlare poi di quello che si è detto nei giorni seguenti, non ultima l'idea di intitolare qualcosa (?) alla memoria dell'ambulante defunto....
Ebbene, a distanza di nemmeno quattro mesi, il responsabile del delitto in questione è stato mandato agli arresti domiciliari, proprio come se avesse ucciso un cane!!!!
Appena ho appreso la notizia, ho pensato che oggi sarebbe scoppiato il putiferio, ma invece la stampa locale ha pubblicato una letterina di dissenso della comunità senegalese e basta;nessuno si è degnato di fare un commentino striminzito a questa notizia, alla faccia dell'antirazzismo!!!!
Dove sono finiti tutti i civitavecchiesi (politici e non) che hanno fatto dell'antirazzismo un argomento di dibattito per intere settimane?
Dove sono tutti quelli che erano in fila alla bancarella del senegalese quattro mesi fà?
Se ad essere ucciso fosse stato un "laziale", ne avrebbero parlato anche le cronache nazionali?
Alla luce di tutto ciò, credo sia opportuno che tutti si facciano un esame di coscienza per rendersi conto che forse a Civitavecchia l"antirazzismo" è un fenomeno molto poco radicato o meglio, è un fenomeno di facciata, un fenomeno che si ostenta all'occorrenza.
Questa mia tesi è sostenuta anche dal fatto che in giro per Civitavecchia si possono trovare scritte come "GABBO VIVE" ma non c'è la benchè minima traccia di scritte "DIOUF VIVE".
Sia ben chiaro che con questo post non voglio difendere nessuno, ma intendo solo ed esclusivamente evidenziare l'incoerenza di tutti coloro che affermano di non essere razzisti.
lullonostro@gmail.com
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