Una tragedia, la terza in poco più di un anno, si è consumata all'interno della centrale ENEL di Torrevaldaliga Nord.
Un ragazzo di appena 34 anni che stava lavorando è morto, mentre i suoi tre colleghi sono in ospedale intossicati.
Da ieri non faccio altro che pensare alla famiglia di quel ragazzo, al dolore che sta provando per la grave perdita subìta; non faccio altro che pensare al vuoto incolmabile che rimarrà per sempre nei cuori dei familiari di Sergio Capitani, morto mentre lavorava in quel maledetto sabato "Santo" del 2010.
Non posso non pensare poi ai tre colleghi coinvolti nella stessa disgrazia che per tutta la vita avranno bene impresse nella memoria le immagini del collega esanime a terra.
Purtroppo sono eventi che non si dimenticano facilmente, solo il tempo potrà aiutare tutti i protagonisti di questa triste storia ad abituarsi al dolore per una tanto improvvisa quanto drammatica vicenda.
E mentre queste persone stanno soffrendo chiuse in un drammatico silenzio, non potevano mancare le polemiche che come al solito caratterizzano questi momenti; fra tutte le dichiarazioni che sono state rilasciate in queste ore, quella che più mi fa indignare è quella dei sindacati i quali, come è loro solito, hanno indetto uno sciopero per martedì prossimo. Uno sciopero inutile e fazioso, finalizzato solo ed esclusivamente a far mettere in bella luce i sindacati, ma non certo a risolvere i problemi inerenti la sicurezza.
Che fine hanno fatto le varie commissioni miste (o paritetiche che dir si voglia) create di comune accordo fra l'Enel, le ditte operanti nel cantiere ed i sindacati dopo le altre due tragedie?
Se, come dichiarano i sindacati in queste ore, l'Enel non permetteva l'accesso ai preposti al controllo nelle proprie strutture, perchè lo sciopero non si è fatto prima?
Ricordo a tutti che i sindacati dovrebbero servire anche a tutelare la salute dei lavoratori, quindi se non hanno svolto bene il loro lavoro, devono essere cacciati da tutti i cantieri dove si rischia la vita tutti i giorni!!!
In questo momento di profonda crisi economica mondiale, non credo che sia il caso di far perdere una giornata di stipendio ai lavoratori; per onorare il collega scomparso mentre lavorava di sabato,secondo me è più giusto andare tutti al lavoro, magari con il lutto al braccio; è sicuramente più corretto nei confronti di SERGIO CAPITANI, "morto sul lavoro" .
lullo
lullonostro@gmail.com
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Caro Lullo forse viene spontaneo, è vero, pensare che dopo un così grave lutto, incidente, sia semplice fare sciopero, ma in molti casi non si fanno prima xche' non si riesce a coinvolgere gli stessi lavoratori. Anche nel
RispondiEliminamio settore ci sono problemi simili, ma se a fatica si organizza una piccola protesta comunque vige la regola del qualunquismo, e se stiamo andando verso l'era del ccnl fai da te è xche' la strada è pronta. Ma credo piangeremo quando l'operaio non votava Confindustria. Ciao Andrea Bertolini simpatizzante di chiunque si preoccupa del suo e dell'altrui futur dove, in un modo o nell'altro, sono i risultati che contano. ( anche se pero' i mezzi non si giustif. con il fine)